Dopo la liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo, si decise che la forma dello Stato (monarchia o repubblica) sarebbe stata decisa in un referendum da tenere assieme alle elezioni per l’Assemblea Costituente. Questo referendum istituzionale fu la prima votazione a suffragio universale indetta in Italia.
Il 2 giugno 1946: gli italiani si pronunciarono per la Repubblica, 12 milioni di voti contro 10 per la monarchia, ed elessero i deputati che l’anno dopo avrebbero approvato la nuova Costituzione al posto dello Statuto Albertino.
Il 2 giugno fu definitivamente dichiarato festa nazionale nel 1949 e per gli italiani rappresenta a tutti gli effetti il compleanno della nostra democrazia.
I festeggiamenti hanno luogo in tutta Italia. A Roma, nella Capitale, il cerimoniale ufficiale prevede l'alzabandiera solenne all'Altare della Patria e l'omaggio al Milite Ignoto con la deposizione di una corona d'alloro da parte del Presidente della Repubblica alla presenza della massime cariche dello Stato, ovvero del Presidente del Senato, del Presidente della Camera, del Presidente del Consiglio dei ministri, del Presidente della Corte costituzionale, del Ministro della difesa e del Capo di stato maggiore della difesa. Dopo l'esecuzione dell'Inno di Mameli, le Frecce Tricolori attraversano i cieli di Roma.
Proseguono con la tradizionale parata in via dei Fori Imperiali alla presenza del Presidente della Repubblica, a cui partecipano tutte le forze armate italiane, tutte le forze di polizia della Repubblica, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, la Protezione Civile e la Croce Rossa Italiana.
La cerimonia si conclude nel pomeriggio con l'apertura al pubblico dei giardini del palazzo del Quirinale, sede della Presidenza della Repubblica Italiana.