Nel 1898 Foggia, come il resto dell’Italia, viveva una pesante crisieconomica che colpiva in modo notevole le classi meno abbienti, le quali benpresto organizzarono diverse proteste. Il principale motivo delle proteste eral’aumento dei prezzi dei generi di prima necessità.
La vita a Foggia, in quegli anni, non era sicuramente facile: la città avevabisogno di bonifiche, strade, acqua e di un sistema fognario. In un contestocosì difficile l’aumento del prezzo del pane, fu la goccia che fece traboccareil vaso; infatti il 28 aprile 1898 vi fu un’infuocata protesta, guidata daGaetana Capogna, detta “zia Monica”, classe 1862, donna volitiva e carismatica,condusse una piccola folla a Palazzo Dogana, sede della Prefettura edell’Ispettorato della Pubblica Sicurezza. Il Prefetto, dr. Donati, promiseprovvedimenti urgenti, mentre il sindaco, Emilio Perrone, cercava di calmaregli animi. Ma la folla aumentava sempredi più e zia Monica gridò di andare al Municipio.
Palazzo di Città, allora, era situato tra la porta arpana e i ruderi delPalazzo di Federico II, tra il Piano delle Fosse e Via Arpi, principale via diFoggia, nel cuore della città. Nei locali attigui vi era la Biblioteca Comunale.
A proteggere il Comune c’era il 78° Reggimento fanteria; il capitanoBonifati pur ricevendo da Roma l’ordine di sparare sulla folla, si rifiutò eper questo fu arrestato, degradato e condannato a tre mesi di carcere militarea Gaeta.
Durante la protesta una folla con grosse casse di petrolio diede fuocoall’edificio del Comune. Nell’incendio,con l’archivio comunale, furonodistrutti tutti gli antichi documenti e libri della storia foggiana. Furonoinoltre presi d’assalto i Magazzini Generali e distrutte le casse del dazio.
Questo evento ricordato come la “Rivoluzione della fame”, provocò ingentidanni costringendo il trasferimento del Comune nell’antico convento di SantaChiara.
Fonti:
http://manganofoggia.it/la-rivoluzione-della-fame-a-foggia-nel-1898/
https://www.foggiareporter.it/gaetana-capogna-zia-monaca.html