Accadia è uno dei comuni più “giovani” dellaprovincia di Foggia, pur se annessonel 1927, vanta però origini antichissime.
Sviluppatosiattorno al tempio in onore della dea Eca, AccaDea da cui prende il nome; anche se potrebbe derivare dal latino Aquediaeo, Aqua cadiva, divenuto poi Accadia, ossia "acqua che cade",data l’ampia presenza di sorgenti e corsi d’acqua nel territorio comunale, è unodei borghi più caratteristici della Daunia. Acaratterizzare il territorio non è solo il ricco patrimonio storico-culturale,ma anche le numerose aree verdi che, incontaminate, ricoprono l’area. Il borgo, situatoa 650 metri di altitudine, è tra i più elevati della Puglia e comprende nel suoterritorio la cima del Monte Crispignanoe Monte Tre Titoli.
Terra diconfine e di passaggio per gli scambi commerciali tra Roma e l’Apulia durantel’impero romano, conserva nel suo territorio resti di antiche taverneandate in parte distrutte con la devastazione di Silla del 88 a.C., in parte acausa dei violenti terremoti che ripetutamente colpirono l’Irpinia.
Durantel'occupazione normanna dell'Italia Meridionale, l'organizzazione sociale diAccadia era molto semplice e le dimensioni dell'abitato modeste. La cittadinafu danneggiata dal terremoto del 1456 e nell'ambito della contesa tra Angioinied Aragonesi per la conquista del regno di Napoli, il sovrano aragonese,Ferrante I d'Aragona, il 21 luglio del 1462, strinse d'assedio la cittadina,che resistette fermamente all'assedio, ma alla fine le diede fuoco. In seguito,Accadia, fu feudo dei Caracciolo-Del Balzo e infine dei Recco e dei Dentice.
Nel 1861Accadia passò dalla Capitanata alla provincia di Avellino, divenendo cosìcapoluogo di mandamento. La fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecentocostituirono un periodo di relativo benessere economico, dovuto soprattuttoalla fioritura della locale agricoltura, ma l'epidemia di colera del 1910 el'intensificarsi dell'emigrazione oltreoceano determinarono successivamentel'arretramento.
Nel 1927Accadia lasciò definitivamente l'Irpinia per tornare alla provincia di Foggia.Il comune fu distrutto dal terremoto del 1930 e successivamente interessatoanche dal terremoto dell'Irpinia del 1980, che danneggiò il centro abitato.
Monumenti e luoghi d’interesse
Ilpatrimonio architettonico religioso e civile è relativamente recente a causadei numerosi terremoti che hanno colpito quest’area.
Chiesa matrice di San Pietro e Paolo
Risalente al1098, fu danneggiata dai violenti terremoti del 1456 e del 1930, l'ultimo deiquali la rese definitivamente inagibile. Nel 1949 il parroco avviò la realizzazione del progetto di una nuova chiesa, che venne poi inaugurata nel 1964. Lachiesa ha una forma rettangolare e nella parte terminale presenta 3 vani: inquello frontale ci sono altare e tabernacolo, a destra la cappella dedicataalla Madonna del Carmine e a sinistra quella riservata al coro. Sul portale èpresente un bassorilievo che raffigura i santi Pietro e Paolo.
Chiesa di San Vito
Dedicataanche a Sant'Antonio, è ubicata nel centro storico del paese. Ricostruita nel1973. La facciata principale è rivestita di mattoni a vista, come l'annessocampanile posto sul lato sinistro dell'edificio, e presenta un ampio portaleligneo. Al di sopra di questo portale vi è un timpano triangolare in marmo allacui base è incisa la data di costruzione e di ricostruzione della chiesa. Laparte superiore della facciata è caratterizzata da una grande finestra di formatriangolare che consente ai raggi del sole di illuminare la navata centraledella chiesa.
Santuariodella Madonna del Carmine
Il paese è dominato dall'imponente Monte Crispignano, dove la Madonna delCarmine, secondo la tradizione, apparve ad un pastorello nella fenditura di unarupe. Qui fu eretto il Santuario, luogo di culto e penitenza.
Santa Maria dei Teutoni
In contrada SantaMaria, a 4 km da Accadia, sulla strada per Monteleone di Puglia, sitrova l'antica chiesetta di Santa Maria Maggiore o dei Teutoni. Nata cometempio pagano entrò sotto il controllo dell'Ordine Teutonico La chiesettarappresenta un'opera storica di rilievo soprattutto per le epigrafi celatenella facciata e per la cripta, dove è conservato un cippo cifrato e ornato cherappresenta tre busti: Alessandro Severo, la madre Giulia Mamea e la moglie Sallustia, che secondo una leggenda sarebbe qui sepolta. Secondo latradizione, in questo luogo, sarebbero conservati anche i resti del ponteficeCallisto II, che morì sulla via Appia il 12 dicembre 1124, mentre ritornavadalla vicina Troia, dove aveva presieduto un concilio di ottantacinque vescovie sessanta abati.
Ilpatrimonio artistico e architettonico del centro abitato accadiese ècaratterizzato dall’ottocentesca Fontana Monumentale, affiancata dalla Torredell’Orologio; la realizzazione di questa bella fontana borbonica celebraval’inaugurazione dell’acquedotto locale e divenne fulcro della vita sociale delborgo: qui le donne si recavano quotidianamente per l'approvvigionamentodomestico di acqua. La Torre dell’Orologio di Accadia spicca sull’ampioslargo, tra la fontana monumentale e l’ingresso al borgo antico, detto Arco di Porta di Capo.
Il Museo Civico di Accadia èallestito nel cinquecentesco Palazzo Vassalli,nel cuore dell’abitato, divenuto nel 1999 uno spazio culturale dedicatoall’archeologia e alla tradizione contadina. La collezione è ripartita inquattro sale, la prima delle quali custodisce steli, cippi, vasi, statuette eutensili di varie forme rinvenuti durante gli scaviarcheologici effettuati nel territorio. Nella seconda sala siammirano resti di età medievalee nella terza oggetti e utensili utilizzati dai contadini di una volta.
RioneFossicustodisce la memoria storica di Accadia. Il caratteristico borgo antico svelai resti del primo insediamento urbano, cui si accede attraverso l’arco di Porta di Capo in piazza EnricoFerro. Da qui parte un affascinante intreccio di case di pietra, stradine,vicoli e grotte; nella zona più bassa, su via Greci, si trovano i resti delseicentesco palazzo ducale, con una partedella loggia.
Ricco eaffascinante è anche il patrimonio naturalistico di Accadia. A pochichilometri dal centro storico si trova Bosco Paduli, coperto da foltiquerceti secolari, dove nascono diverse sorgenti di acqua freschissima. PietraPunta offre invece scenari mozzafiato sulle imponenti rocce che siinnalzano dal torrente Frugno; sulla strada Accadia-Monteleone di Puglia si trovano delle piccole cascate ed insenature nelle roccenote con il nome di Gole di Accadia o Gole di Pietra di Punta.