Durante il medioevo Foggia divenne molto popolare, nella penisola iberica, per un evento miracoloso, che probabilmente non tutti conoscono: la leggenda della Madonna che schivò una pietra per proteggere il figlio.
Si narra di una donna che, impegnata a giocare con le proprie amiche in una piazza, colta dall’ ira per aver perso al gioco dei dadi, lanciò con veemenza una pietra contro la statua della Vergine con il Bambino, collocata all’ interno della lunetta settentrionale posta all’ esterno dell’ ex Collegiata di Foggia.
Il prodigio si verificò nel momento in cui, nella lunetta a ferro di cavallo dove sono tutt’ oggi scolpiti la Vergine col Bambino, affiancata da due angeli, Maria sollevò il figlio per schivare il colpo proteggendolo col braccio, ma rimanendo così irrimediabilmente ferita al gomito. Il segno sarebbe ancora oggi , molto presumibilmente, rintracciabile proprio nella figura centrale scolpita nella lunetta del Portale di San Martino, posto nella parete laterale sinistra della cattedrale di Foggia, sicuramente poco conosciuto a causa della posizione quasi nascosta e poco visibile all’ occhio dei passanti.
Che l’evento sia giunto sino alla penisola iberica probabilmente è dovuto alla presenza dei i cavalieri di Calatrava, un ordine monastico cavalleresco ai quali Gregorio IX, aveva concesso come sede il monastero di Sant’Angelo, nel paese di Orsara, non molto lontano, appunto, da Foggia.
Fonte:
https://foggiareporter.it/foggia-leggenda-della-madonna-che-schivo-una-pietra.html