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FOGGIA, UN NOME UNA STRADA

19/01/2018 / Foggia un nome una strada

Con questo numero vogliamo iniziare un viaggio alla scoperta delle tante personalità alle quali Foggia ha voluto intitolare una strada.

Il viale che collega viale Candelaro all’ingresso degli Ospesali Riuniti ricorda Luigi Pinto sindacalista antifascista (Foggia 1949 - Brescia 1974)

Di famiglia proletaria, Luigi nel 1968 lascia Foggia subito dopo il diploma conseguito all’Itis Altamura. Comincia il suo girovagare per l’Italia e svolge diversi lavori sia per essere di sostegno alla famiglia e sia per trovare una stabilità occupazionale. Riesce ad ottenere incarichi di insegnamento delle Applicazioni tecniche nella scuola media prima a Rovigo, poi a Ostiglia, infine a Siviano di Montisola, in provincia di Brescia. Nel 1973 si sposa e con la compagna Ada e iniziano a loro vita a Brescia.

Il 28 maggio Luigi Pinto scende in piazza assieme ad altre migliaia di persone per manifestare contro le continue provocazioni e gli attentati dei neofascisti.Una bomba nascosta in un cestino portarifiuti fu fatta esplodere mentre era in corso la manifestazione provocando la morte di otto persone e centodue feriti. Luigi Pinto muore dopo quattro giorni di agonia, l´1 giugno, in seguito alle ferite riportate.

Dopo molti anni di indagini, depistaggi e processi, vennero riconosciuti colpevoli e condannati alcuni membri del gruppo neofascista Ordine Nuovo.