E’ un Foggia in salute quello uscito imbattuto dal campo del Bitonto, giocando, tra l’altro, in inferiorità numerica per buona parte del secondo tempo, e che sta decidendo a Fasano le sorti dei quarti di Coppa Italia di categoria proprio mentre le rotative stanno stampando questa pagina.
La distanza immutata dalla prima posizione, comunque ridotta nel precedente turno a due punti, la sconfitta del Taranto a Fasano ed il pareggio esterno del Sorrento ad Andria, hanno sgranato i posti delle pretendenti alla promozione diretta, con ben 7 squadre raggruppate in altrettanti punti.
Il calendario offre ai satanelli l’opportunità di continuare la serie positiva iniziata dopo lo scivolone interno contro il Sorrento, proponendo come prossimo avversario allo Zaccheria, domenica 8 dicembre alle ore 14,30, il Gelbison. Dopo il promettente avvio, i campani -non tragga in inganno il nome della città di provenienza Vallo della Lucania che in realtà si trova in provincia di Salerno- hanno tirato leggermente il freno e così ai 12 punti raccolti nelle prime sei giornate si contrappongono i 6 delle rimanenti otto gare. I rossoblù sono reduci dal pareggio casalingo contro il Grumentum per 0-0 nel quale sono scesi in campo con un offensivo, ma poco redditizio, 4-3-3 con D’Agostino in porta, Caruso, Cassaro, De Gregorio e Mautone in difesa, il senegalese Diop, Pipolo e l’argentino Varela a centrocampo a supportare il tridente d’attacco formato da De Simone, Orlando e Santosuosso. Ed è proprio il reparto avanzato a dare maggiori preoccupazioni a Mister Squillante, in quanto con solo 9 realizzazioni all’attivo, quello del Gelbison è attualmente il peggiore in assoluto del Girone H. A contrapporsi alla sterilità delle bocche da fuoco è la solidità della difesa che con 7 reti subite è la seconda migliore del campionato dopo quella della capolista Bitonto che di gol ne ha presi solo 4. Capocannoniere della squadra è il terzino Lugi Rizzo autore di 3 marcature ed assente, nel precedente turno, dall’undici titolare.
Il cammino esterno dei campani è di tutto rispetto con 10 punti, due in più rispetto a quelli casalinghi, racimolati in sette partite grazie alle tre vittorie sui campi del Francavilla, del Fasano, del Brindisi ed al pareggio di Altamura. E’ una compagine da temere e che è riuscita fino ad oggi a capitalizzare al meglio i pochi gol segnati, ognuno dei quali ha fruttato ben 2 punti. Due particolari curiosità completano la disamina del cammino rossoblù: la prima riguarda la porta, rimasta inviolata dall’inizio campionato per 625 minuti consecutivi fino al gol della Nocerina al 40’ del secondo tempo della prima sconfitta arrivata alla settima giornata, la seconda è invece relativa alla sonante debàcle per 3-0 registrata in casa della cenerentola Nardò di due domeniche fa, quando in soli 90 minuti la squadra ha incassato quasi la metà di tutte le reti subite in campionato, di cui, l’ultima, addirittura direttamente dal rinvio del portiere neretino Miramarco.
Per Mister Corda l’imperativo di non perdere il passo è categorico in considerazione degli altri incontri in programma per la 15° giornata che vedono il Bitonto di nuovo impegnato in casa contro la rediviva Fidelis Andria, il Fasano giocare a Casarano, il Taranto ed il Sorrento ospitare rispettivamente la Nocerina e l’Altamura. Cerignola- Gravina indicherà chi delle due outsiders potrà continuare a dire la propria in classifica.
A CURA DI
GIOVANNI VIGILANTE