San Faustino è la festa dei single: quelli in cerca della propria metà e quelli che di compagni o compagne non ne vogliono sapere proprio nulla.
San Faustino, patrono di Brescia insieme a Giovita, storicamente ha poco a che fare con i cuori solitari: Faustino e Giovita erano due nobili bresciani vissuti nel II secolo, che intrapresero la carriera militare e divennero cavalieri, prima di essere convertiti al Cristianesimo dal vescovo Apollonio e di subire il martirio, appunto il 15 febbraio.
Si racconta che nel 1438 i due santi apparvero sulle mura della città e aiutarono i bresciani a vincere i milanesi respingendo le palle delle cannonate a mani nude.
Ma quali sono le origini di questa festa dedicata ai non innamorati?
Per dare una ragione alla festa dei single - che ha preso piede solo negli ultimi anni - alcuni rispolverano la diceria che San Faustino era noto anche per dare l'opportunità alle giovani fanciulle di incontrare il loro futuro fidanzato. Ma c'è chi invece lega la ricorrenza proprio al nome: Faustino, (fausto, fortunato) ha origini latine propiziatorie, quindi i single aspetterebbero questo giorno nella speranza di trovare l’anima gemella.
È molto verosimile che San Faustino sia diventato protettore dei single solo per il fatto di “cadere” esattamente il giorno dopo San Valentino, per dare un’occasione di far festa anche a chi il giorno prima non avrebbe avuto di che festeggiare.
Probabile che tra i due Faustino e Giovita, si sia scelto il primo perché il suo nome assonante con Valentino, rendeva meglio l'idea del contraltare.