Un Foggia sempre più cinico bissa,davanti ai propri tifosi, il successo di Nardò ed archivia con il minimosforzo, ma con la massima resa, la pratica Grumentum. Il successo è più che maidi vitale importanza sia per mantenere il passo della capolista Bitonto, che haliquidato il Casarano, sia per tenere a debita distanza il Fasano, che ha pareggiatoin extremis ad Agropoli, ed il redivivo Taranto di Panarelli che ha espugnatoil campo del Gelbison.
Il calendario dà un’ulteriore manoai satanelli prevedendo nel programma della giornata n.11 la seconda garacasalinga consecutiva: a fare visita al Foggia domenica 10 novembre alle ore14,30 sarà il sorprendente Sorrento, quinta forza del campionato con 16 punti,frutto di 4 vittorie, altrettanti pareggi e due sconfitte.
Forse non tutti sanno che la primasfida fra le due compagini, che indossano gli stessi colori sociali, risalealla stagione 1971/72, addirittura in Serie B. Era la partita inaugurale delcampionato cadetto; allo Zaccheria il Foggia vinse per 3-0 con reti di Rognoni,Saltutti e Maioli su rigore. A fine torneo i rossoneri dauni terminarono innona posizione, mentre quelli campani retrocedettero in C. Seguirono altre 11gare, l’ultima giocata nello stadio di Viale Ofanto, vide la vittoria deipadroni di casa per 3-2 con reti di Cavallaro e Quinto, che ribaltarono ilvantaggio iniziale di Maiorino, con sigillo finale di Venitucci, dopo che, sempreMaiorino, aveva rimesso in pari le sorti della tenzone. Al ritorno, invece,terminò 1-0 per i campani. Era il campionato 2013/14 che sancì la fine dellaSeconda Divisione della Lega Pro: il Foggia di Padalino finì quinto e fuammesso di diritto in C mentre il Sorrento, ad un solo posto dal novero dellesquadre che beneficiarono del particolare condono, scese in D.
Il bilancio complessivo parla di unaleggera supremazia dei satanelli che hanno vinto 5 volte contro le quattro deicostieri, mente in 3 occasioni è finita pari.
Gli uomini di Mister Maiuri sonoreduci dal pareggio a reti inviolate contro il Brindisi, nel quale sono statischierati con un offensivo 4-3-3 con Scarano in porta, Cesarano, Cacace, Fuscoe Masullo in difesa, La Monica, De Rosa e Vitale a centrocampo a supportare iltridente d’attacco formato da Bonanno, Gargiulo ed Herrera. Il capocannoniere èil centrale difensivo Cacace con tre gol all’attivo pari ad un terzo di quellirealizzati da tutta la squadra. Il magro bottino di nove realizzazioni sicontrappone alle solo sette reti subite che fanno dei campani una delle realtàpiù solide di questo inizio campionato.
Subito dopo la partita di domenicaprossima, il Foggia è nuovamente impegnato allo Zac, mercoledì 13 alle ore 14,30 contro l’Acireale per lagara valevole per gli ottavi di finale della Coppa Italia di categoria,preludio al derby di Andria del turno successivo controuna Fidelis in piena crisi di gioco e di risultati e che proprio in questomomento sta mettendo in dubbio la guida tecnica di Favarin.
A CURA DI
GIOVANNI VIGILANTE